Tramonto

Star InactiveStar InactiveStar InactiveStar InactiveStar Inactive
 

Teremotata2014Totaltraining littleChe dire.... sono decisamente più in forma dell'anno scorso! Merito di Riccardo Marini e del Total Training!!!

Ma incominciamo dall'inizio.... il sabato pomeriggio lo passo ad ingozzarmi a casa di mia sorella per il compleanno di mio nipote. Ovviamente schifezze di ogni genere, torroncini, patatine, salatini, birra a fiumi.... mi convinco che devo fare il carico di carboidrati e zuccheri e mangio senza troppi rimorsi. Per cena calzone liscio con ripieno doppio, giusto per non farmi mancare niente.  Ovviamente anche questo innaffiato con abbondante birra. Una volta a casa capisco di aver esagerato quando arriva il momento di andare a letto. Con la pancia gonfia appena mi sdraio mi brucialo stomaco da morire. Mangio un paio di confetti di liquirizia pura e, per fortuna, almeno il bruciore di stomaco passa. Resta la pesantezza, ma la stanchezza ha la meglio in pochi minuti e mi addormento.

LogoTeremotata2014Alle 6 suona la sveglia, mi alzo e faccio le solite cose. Appena accendo il telefono ho una brutta sorpresa: la sveglia non si è sincronizzata con l'ora legale e mi sono svegliato un'ora prima del dovuto. Poco male, farò con più calma e partirò prima... Esercizi, colazione abbondante e... ma come? sono già le 6.45?!? Amen, il proposito di partire molto presto è fallito. Arrivo a Terno d'Isola alle 7.10, trovo parcheggio al cimitero, mi cambio le scarpe e vado verso la partenza. Faccio l'iscrizione e sono pronto a partire. Obiettivo di quest'anno (che reputo ambizioso) è stare intorno alle 5hPremo lo start sul Garmin alle 7.22. Comincia il viaggio.... C'è moltissima gente (scoprirò poi che eravamo in circa 7.000!!), parto piano per fare un po' di riscaldamento. Nella parte iniziale del percorso non è un problema superare anche se c'è un fiume di persone perché i sentieri sono larghi. Passa un ragazzo inveendo contro delle persone che non gli lasciano spazio per correre al suo ritmo. Mi vergogno per lui. Continuo la mia corsa ed inizio a fissare degli obiettivi. Mi passa un gruppo di 4 o 5 corridori che sembrano forti, vanno poco più di me e penso che potrei stare con loro. Poi mi dico che la gara è lunga, molto lunga, che magari loro non fanno la 50Km (all'inizio, come nella parte finale, i tracciati di tutte le distanze seguono lo stesso percorso) e, soprattutto, che è troppo presto. Teremotata2014 Partenza thumbSaranno passati si e no due chilometri. Arrivo al primo ristoro, prendo un bicchiere di acqua e mi fermo a togliere la giacchina antivento. La strategia di alimentazione ed idratazione prevede acqua ai ristori, 1lt di acqua e sali Aisko nella camel back, 2 Enervit barrette power sport, 3 barrette Enervit power sport competition, 3 dosi di gel Agisko e un paio di etti di un mix di frutta essiccata con l'aggiunta di altre banane essiccate ed arachidi salate. Dovrei alimentarmi spesso e bere molto, così come dovrebbe essere in ogni gara (a maggior ragione in una così lunga). Il problema è che ho ancora la pancia gonfia da ieri. In più, in circa 20 minuti di macchina da casa a Terno, ho bevuto un litro di acqua e sali Agisko (dopo una colazione abbondante a base di Nutella, fette biscottate integrali e the). Credo proprio di avere esagerato. Ho ovviamente bisogno difare pipì, non riesco nemmeno a finire il bicchiere di acqua ma non è un problema, visto che non ho nemmeno finito di riscaldarmi. Tolgo la giacca, butto il bicchiere mezzo pieno e riparto sperando di trovare più avanti un angolo adatto alle mie necessità fisiologiche. In effetti dopo qualche minuto ecco il posto perfetto, mi fermo e mi sento subito meglio. La pancia inizia a sgonfiarsi un pochino. Riparto un po' sollevato. Inizia la prima salita, circa 4km. Salgo a ritmo tranquillissimo, ciononostante nessuno mi supera.... il bello delle tapasciate!!! Si arriva al bivio per la 24, la 32 e la 50. Da qui si inizia a fare sul serio (nel senso che su questi percorsi è difficile incontrare famigliole e coppiette a passeggio). Breve strappo e inizia la discesa. Questo tratto non è per nulla tecnico, salvo alcuni brevi punti in cui bisogna stare un po' più attenti. Scendo bene, ormai sono caldo. Mi impensieriscono un po' polpacci che ho sentito duri da subito, ma non mi preoccupo. Vado forte, supero, l'aria è fresca, io sono sudatissimo (sarà tutta l'acqua che ho bevuto?) ma ad un certo punto sento un freddo strano alla schiena. Penso ad una corrente d'aria ma immediatamente capisco che mi si è aperta ancora una volta la camel. Mi è già successo altre volte. Quando è piena e corro in discesa, è troppo pesante, i sobbalzi fanno cedere il meccanismo di chiusura con la quale è anche fissata allo zaino ed esce il contenuto bagnandomi schiena, sedere e gambe. Mi fermo al volo, tolgo lo zaino e sistemo il tutto. Scherzo con una ragazza che ho appena passato, e che mi ripassa, dicendole che spero non ricapiti. La ripasso subito, ci salutiamo e volo via. Passano 5 minuti e succede di nuovo. Teremotata2014 LungoIlPercorso thumbMi fermo sistemo il tutto e riparto. Dopo altri 2 minuti ci risiamo. Mi innervosisco e, questa volta, svuoto la camel. Riparto leggero ma dopo un attimo capisco che non è stata un'idea geniale. La mia strategia di idratazione potrebbe risentirne, considerando anche che ai ristori c'e' solo acqua e the.Inutile piangere sui sali versati, trotto nel falsopiano tra Pontida, Bondì e la zona industriale di Cisano. Arrivo sulla sponda dell'Adda tra Brivio e Villa d'Adda e vedo un gruppetto di 5 o 6 persone avanti circa 500metri. Sto correndo da solo da un bel po', questa parte di percorso è solo per chi fa i 50km e decido di andare a prenderli. Li raggiungo dove inizia la seconda salita, anche questa di 4km più o meno (siamo a circa 16km). Salgono molto lenti, camminando. Resto con loro per circa 500mt e, dove inizia un falsopiano di altri 500mt, li passo. Raggiungo un altro ragazzo ma anche lui ha un ritmo troppo basso rispetto al mio, resto di nuovo solo. Arrivo ad un altro ristoro e, mentre bevo, mi raggiunge un signore di una certa età con un cappellino arancione. Ripartiamo insieme, ma lui ha un ritmo più alto del mio. Vorrei stargli dietro ma mi costringo a non spingere sull'acceleratore. La salita si fa impegnativa, cammino e il signore col cappellino arancione continua a correre. In questo punto i percorsi da 32 e 50 (e forse anche 24) sono insieme. Altri corridori mi passano ma sono certo che non vengono dal percorso di 50km. Finisce lo strappo di salita ed inizia una breve discesa. Ripasso praticamente tutti perché lascio proprio andare le gambe. Raggiungo quasi "cappellino arancione" ma ricomincia la salita e lui allunga. Quando ricomincia la discesa ha circa 300mt di vantaggio. Scendo bene ma senza sforzare, lui va più o meno al mio ritmo (avrei scommesso che in discesa sarebbe andato più piano). Passo un paio di persone e davanti a me ci sono lui ed un altro ragazzo che scende bene. C'è un primo falsopiano, qui spingere vuol dire consumare molto ma recupero e raggiungo il ragazzo. Siamo al 23esimo chilometro e si divide la 50 dalla 32. Perdo un'altra scommessa perché anche il ragazzo prende per la 50km ed io avrei detto il contrario. Ormai ho allungato e continuo con il mio passo, lui resta indietro. Secondo falsopiano e si arriva al ristoro. Trovo cappellino arancione e mentre bevo mi raggiunge anche il ragazzo. Teremotata2014 LungoIlPercorso IlMulino thumbRiparto per primo e scendo solo. Quando arrivo al sottopassaggio di Villa d'Adda rallento e prendo la frutta essiccata da mangiare (nel frattempo ho già mangiato una barretta Enervit power sport competition). Ne mangio tre o quattro manciate e sento volentieri il sapore del sale delle arachidi in bocca. Uscendo dal sottopassaggio vedo cappellino arancione ed il ragazzo che arrivano all'imbocco dall'altra parte della strada.Riparto al mio ritmo e scendo verso il traghetto di Leonardo. Mi devo fermare ancora per fare pipì. Pit stop velocissimo e riparto. Arrivo al traghetto, ci sono molti turisti, proseguo sul percorso ed incontro un paio di corridori. La strada sale e loro sono molto lenti. Li supero e passo oltre. C'è un altro tratto in falsopiano che mi porta ad un altro ristoro al chilometro 28,5. Mi fermo a bere e, anche qui, arrivano cappellino arancione ed il ragazzo. Riparto e salgo correndo la breve salita che mi porta in mezzo alle case. Si sale e si scende tra le vie e i campi di Carvico. Passo una signora attempata che cammina a passo veloce con le racchette da nordic walking. Non capisco se stia facendo il giro della Teremotata o meno, non guardo nemmeno se ha il braccialetto al polso (novità di quest'anno è proprio questo braccialetto tipo quello dei villaggi in cui hai il trattamento all inclusive che presumo serva ai ristori per sapere chi ha pagato l'iscrizione), non mi importa, la passo e basta. Al chilometro 32 c'è la salitella spaccagambe con una pendenza indecorosa. Per fortuna è brevissima. Mi passa un signore che si sta allenando sul percorso della Sky del Canto (in effetti stiamo percorrendo un tratto in comune). Nella breve discesa che segue lo ripasso, lui quasi cammina... Arrivo al ristoro dove si ricongiungono la 32 e la 50. Ci sono 4 o 5 persone e, mentre bevo, arriva un ragazzo vestito di blu fresco fresco dalla 50. Riparte insieme a me ma sale correndo forte. Io corricchio. Mi da un centinaio di metri ma poi inizia a camminare ed anche io faccio lo stesso. Siamo sulla terza ed ultima salita (anche questa di circa 4km). Arriviamo alla chiesetta al chilometro 34,3 distanziati di circa 150mt. Qui il sentiero si fa duro, appoggio le mani alle ginocchia e tento di spingere così ma faccio molta fatica. Mi raggiunge un signore che era al ristoro e mi passa. Sale correndo, piano ma correndo. Io continuo al mio ritmo e quando spiana (al 35esimo chilometro) lo riprendo velocemente. Non vedo il ragazzo vestito di blu. C'è un ultimo strappo che ci porta alla chiesetta in cima al Monte Canto. C'è un sacco di gente: escursionisti, ciclisti, di tutto. In cima c'è il ristoro e ritrovo il ragazzo vestito di blu. Riparte subito. Io mi fermo a bere e riparto. Qualcuno mi chiama. E' un amico in mountain bike. Ci salutiamo, scambiamo due parole e riparto in discesa velocissimo. La discesa è lunga più o meno 4km, all'inizio tecnica, poi facile ma ripida. Le gambe girano bene, le ginocchia fanno male così come le dita dei piedi. Me ne frego e spingo. Guardo il Garmin: sono a 38km, 4h 3'.Comincio a credere di poter stare sotto alle 5h. Raggiungo il ragazzo vestito di blu e lo supero, sto andando forte (o forse lui è molto lento). Finisce la carrareccia ed inizia l'asfalto. Incrocio una coppia di ragazzi con un cane, mi chiedono se vengo dalla 50 (da questo punto molti tracciati seguono lo stesso percorso) e quando gli dico di si mi dicono che non si direbbe, che sembro fresco fresco. Non ci credo perché il mio corpo mi sta mandando dei segnali che dicono il contrario, però le loro parole mi danno la carica. L'asfalto non fa bene alle mie ginocchia e quando vedo la fine della discesa sono contento. Siamo a 39,5km, ho appena passato un altro corridore e per fortuna la strada è in falsopiano. Riprende la salita, vedo un cartello che indica i percorsi. Mi fermo un secondo a "tirare il fiato" e a guardare se sono sul percorso giusto e il ragazzo vestito di blu mi ripassa. Cerco di tenere duro ma non ci riesco, allunga. Siamo al chilometro 40,5. Ricomincia lo sterrato in falsopiano, quasi manco la deviazione che ho mancato anche l'anno scorso. Per fortuna un gruppo di signore appena dietro di me parlano ad alta voce e sento dire che c'è la deviazione. Torno sui miei passi (in realtà avevo superato il bivio solo di una decina di metri) e gentilmente le signore mi cedono il passo. Tratto tecnico di discesa (molto breve) in cui mi diverto nonostante il male alle ginocchia. Arrivo al laghetto ed incontro molta gente. Proseguo spedito nella speranza di riuscire a riprendere il ragazzo vestito di blu. Non lo vedo ma incontro sempre più gente (probabilmente ormai tutti i precorsi sono insieme), in mezzo a famiglie e gruppetti di gente che cammina, probabilmente non lo riconosco o è nascosto alla mia vista. Siamo sull'asfalto, comincio ad essere stufo ma riesco ancora a seguire un signore che corre più o meno al mio passo. Arriviamo all'ultimo ristoro (43esimo chilometro) e mi chiedono se vengo dalla 50. Rispondo di si e loro dicono "allora iniziano ad arrivare quelli della 50". Non so perché ma questa frase mi fa credere di essere tra i primi della 50 (che poi non essendoci la partenza in linea non vuol dire niente, però mi da energia). Giro gli occhi e vedo il ragazzo vestito di blu che beve dietro di me. Incredibile, è qui anche lui. Riparto dietro al signore che ho seguito negli ultimi minuti. Mi chiede se ho fatto la 50 e quando gli rispondo di si farfuglia qualche cosa del tipo "ah, anche tu?". A questo punto nel mio cervello affaticato parte questo ragionamento perverso: se lui ha fatto la 50, io ho fatto la 50 il ragazzo vestito di blu ha fatto la 50, al ristoro hanno detto quella frase, allora è vero, siamo i primi, il ragazzo vestito di blu è dietro, quindi io ed il signore siamo i primissimi....probabilmente il signore che corre davanti a me fa lo stesso ragionamento e inizia a tirare come un dannato. Io non lo mollo. Do un'occhiata al Garmin e vedo che segna 4'45"/min che dopo 43 chilometri e 1200mt D+ è tanta roba. Ci sono dei passaggi di pochi metri nel bosco, cerca di allungare ma io non mollo. Usciamo dal bosco e siamo sulla strada bianca del parco del Camandellino. Si tocca il bicipite femorale destro. Io penso: è fatta, adesso molla.Invece non molla, tira ancora di più. Superiamo un sacco di persone che camminano pacifiche e, probabilmente, si chiedono cosa stiamo facendo. Alla fine della strada dobbiamo scendere nel letto del fiume passando per una scalinata di pietre breve ma ripida. Passo davanti io e scendo agile. Lui è dietro. Nel letto del fiume corriamo sui sassi che fanno da argine, c'è molta gente che si sta godendo la passeggiata guardandosi intorno. Sorpassiamo a destra e sinistra, il nostro cervello ormai non connette più. Vedendoci indiavolati, ci lasciano strada. Saliamo e scendiamo un paio di volte dietro agli altri, poi si libera un po' e scendo veloce una scala, risalgo poco dopo sempre velocemente e sento che lui sbuffa. Io ne ho, altra discesa veloce libera, traffico sull'argine e scala libera per risalire. Faccio gli scalini a due alla volta (sono carichissimo!) e, appena in cima, allungo veloce. Non lo sento più. Arrivo al ponte, mentre lo attraverso guardo dietro e non vedo nessuno. Già inizio a fantasticare sul mio arrivo, mi immagino un premio speciale per il primo arrivato della 50km. Sto delirando.... Sono in paese, sento i commenti delle persone che supero che dicono: quello ha fatto di sicuro la 50. Immagino che i commenti siano dovuti al fatto che corro e che ho lo zaino da trail (quando vedrò la foto dell'arrivo capirò invece il perché: sudatissimo e faccia stravolta!). Ultima curva, vedo l'arrivo. Non c'è l'arco (l'anno scorso c'era). Sono indeciso se fermare il Garmin dove sono partito oppure al cancello del ristoro, opto per la prima soluzione. Teremotata2014 Arrivo thumbSpegno il Garmin, sono super soddisfatto. Un gruppetto di persone che passa mi chiede se ho fatto la 50, gli rispondo di si, mi fanno i complimenti, una signora del gruppo mi chiede se va tutto bene, rispondo di si (devo essere davvero conciato male!). Vado a ritirare il riconoscimento, anche qui mi chiedono se ho fatto la 50. Mi danno il sacchetto con 2km di pasta, una confezione di wurstel, una di prosciutto ed una bottiglia di bianco. Mi danno un attestato di partecipazione e mi dicono di andare a ritirare la maglietta da un'altra parte. Prendo la maglietta e vado alla macchina. Trangugio il prosciutto ed i wurstel del riconoscimento, parcheggio la macchina vicino alla partenza, prendo la borsa e vado a fare la doccia (si perché alla Teremotata c'è anche la possibilità di fare la doccia e, soprattutto, è calda!). Vado a prendere il panino col wurstel e lo mangio tranquillo su una panchina godendomi il sole. Prendo un altro panino e, una volta finito, mi sdraio a prendere il sole.

Sono davvero soddisfatto del risultato. Obiettivo raggiunto: 4h 44' 08". A onor del verol percorso è cambiato rispetto all'anno scorso (e comunque l'anno scorso alla fine avevo sbagliato strada) ed è più corto di 3km circa. In ogni caso un ottimo risultato soprattutto considerando il velocissimo recupero. Oggi (lunedì), infatti, non ho nessun dolore muscolare ed il dolore alle ginocchia è praticamente scomparso. Restano le dita dei piedi nere ma questo fa parte del gioco!!!

Grazie coach!!!

Comments powered by CComment