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Categoria: Race Reports
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selfie thumbDoveva essere una gara tranquilla, quasi un allenamento.... ma poi lo sappiamo tutti: alla partenza, quando stanno per dare il via, l'adrenalina sale ed diventa difficile trattenersi...
Ma partiamo dall'inizio. Arrivo a Rasura (So) in orario perfetto. Sono le 8, ho tutto il tempo di ritirare il pettorale, cambiarmi le scarpe e scaldarmi. Arrivo in zona partenza ed incontro qualche amico... capisco subito che prenderla con calma non sarà semplice! C'è anche un amico che è alle primissime gare ma so che va fortissimo. Chiacchieriamo, ritiriamo i pettorali e ci prepariamo per la partenza. Qualche minuto di riscaldamento e via in griglia! Lascio loro a metà, io vado verso il fondo. Sfilata dei top e VIA!

Parto tranquillo, cerco di non esagerare ma inizio subito a superare. Sto bene! A qualche metro dalla svolta che ci farà imboccare il sentiero accelero parecchio per superare il più possibile prima del collo di bottiglia. Riesco nell'impresa e mi lascio dietro almeno altri 7/8 corridori. Come sempre nei sentieri ripidi e stretti superare e difficile e fa bruciare molte energie. Cerco di non strafare anche se potrei salire ad un ritmo migliore. fotodigruppo thumbpanorama thumbAppena ne ho l'occasione passo uno o due atleti. Resto in coda e recupero, poi di nuovo sorpasso. Uso questa strategia per un paio di chilometri, supero un amico al mio livello e dopo un altro chilometro vedo una decina di posizioni davanti a me un altro amico che normalmente mi stacca di parecchio. Resto tranquillo, penso non sia in forma, piano piano lo recupero. Dentro di me penso :"ok, di risparmiarsi oggi non se ne parla proprio! voglio arrivare in cima con lui!". Non conosco il percorso perché non l'ho mai provato ed è la prima volta che partecipo a questa gara. Però ho visto l'altimetria e so che ci sarà un tratto in discesa prima della salita verso la cima della Rosetta (il punto più alto posto a 2140mt). So che in quel punto rischio di perdere "il treno" e di restare indietro. Si vedrà... Il ritmo che teniamo è buono, superiamo altri partecipanti ma so che potrei andare più forte e questo mi da ancora più energie. Arriviamo al ristoro prima della discesa, siamo insieme, beviamo e ripartiamo nello stesso momento in cui l'elicottero delle riprese si alza in volo. L'aria che muove è tantissima e fortissima, mi piace! In pochi secondi mi 

pettorale thumbaccorgo di aver già perso quasi cento metri :( Per fortuna la discesa non è troppo ripida ne troppo impegnativa. Spiana, corro forte, scende ancora e rallento. Falsopiano, discesa, falsopiano... arrivo all'inizio della salita e vedo il mio amico poco più avanti. Ne ho e decido di andare a prenderlo subito. Lo raggiungo abbastanza in fretta. Ci siamo, è l'ultima salita... Superiamo ancora qualcuno ma ormai i giochi sono fatti. Le persone che abbiamo davanti salgono al nostro ritmo. Mi sento bene, chiacchiero un sacco e sento il mio amico che respira profondo. Sarà lui che sforza o io che sto davvero bene? Arriviamo in cima: 2 ore e una manciata di secondi. Beviamo qualche cosa e via, si riparte. alpecolombanina thumbLo saluto e gli dico che ci vedremo all'arrivo. In un attimo allunga. La discesa è ripida, tecnica e viscida. Non mi sento di spingere troppo. Resto indietro. In un tratto che spiana un po, riesco ad allungare e vedo in lontananza la mia "lepre". Cerco di non farmi demoralizzare dal fatto che ogni tanto vengo superato. Resto concentrato e scendo al mio passo. Mancano circa 4km quando mi parte un crampo fortissimo al polpaccio destro. Stringo i denti e cerco di continuare. Non ci riesco. Mi fermo e "lo tiro". Va meglio ma so che ormai la mia gara è finita. Corro e, ovviamente, inizia la sofferenza con la muscolatura che si contrae involontariamente ad intervalli. Prima il polpaccio destro, poi quello sinistro, poi il vasto mediale e così via.... non voglio fermarmi e continuo a correre anche se so che, finita la gara, impiegherò parecchio a recuperare il tono muscolare. Mancano due chilometri, sono stato superato da parecchi atleti. Mi devo fermare a "tirare" i polpacci. Perdo 10/15 secondi e mi supera una ragazza. E' una top, mi ricordo quando ha sfilato poco prima del via. Decido che qualsiasi cosa accada devo restarle attaccato. Corro, la seguo e mi pare che vada meglio. Ormai manca poco più di un chilometro. Ultimi tratti in discesa, il pubblico ci incita dicendoci che ormai è finita, le gambe girano. Inizia l'ultimo tratto, una scalinata, e finalmente vedo il cartello "100 metri all'arrivo". Potrei passare la ragazza che ho davanti ma non mi interessa. Lascio che tagli il traguardo qualche secondo prima di me. Sono contento, ho chiuso in 2h 54' 30", 107esimo assoluto e 28esimo di categoria. Scopro che il mio amico è arrivato da poco meno di un minuto, alla fine non ho perso così tanto in discesa nonostante i crampi! Giornata splendida, calda e soleggiata. Doccia, pacco gara e pranzo tutti in compagnia.
CONCLUSIONI: come consigliato da Riccardo Marini acquisterò dei manicotti per i polpacci a compressione graduata. Spero davvero che mi aiutino a contenere il problema dei crampi perché è davvero frustrante avere ancora energie e non riuscire a sfruttarle!